BIOGRAFIA
Massimo Malpezzi: Giornalista e Fotografo, Grafico Editoriale ma da sempre artista, inizia a dipingere sin da piccolo osservando suo padre ceramista a Faenza e pittore futurista negli anni 60. Un inevitabile imprinting verso le avanguardie e le sperimentazioni, ma soprattutto influenzato dalla pop art americana inglese e dai graffitari.
Lentamente sviluppa uno stile che oggi rimane personalissimo alla ricerca dell’ironia e del divertimento.
Fa del materiale plastico, raccolto ovunque, grandi tele dove il personaggio viene scaraventato in primo piano circondato da mille colori, celluloide, poliuretano, brillantini, smeraldi che sapientemente incollati creano stratificazioni sulla superficie della tela dipinta ad acrilico formando fantasmagoriche scene
Dal 2010 inizia a produrre decine di quadri poi finalmente le offre al pubblico con alcune mostre di successo a Milano. “Era per me l’unica maniera per far capire all’esterno cosa davvero stessi facendo”. La tridimensionalità delle opere lascia di stucco a chi le osserva, sia per l’ironia dei soggetti rivisitati, che per la tecnica assolutamente personale. Da 3 anni ha deciso di esporre le sue opere con un riscontro incredibile di successo.
Molti locali Milanesi lo cercano, da Le Trottoir al LeccoMilano, al Blend di via Marghera, il 20 Twenty, sino all’esposizione nella mistica cripta del Siam nella centralissima Milano, Eliana Trentalancia, design d’arredamento e del lusso, lo ospita nel suo Showroom elegantissimo di Milano insieme ai suoi mobili organizzando una serata memorabile.
Pietrasanta, capitale dell’arte, borgo che ha regalato la città d’onore a Botero, nell’estate 2017, lo consacra con un successo clamoroso, in quell’occasione porta a casa solo poche tele, le altre sono andate via come il pane.
SpazioKappa32, neonata galleria d’arte di Milano, lo scopre deliziando i visitatori con 25 tele di grande formato.